L'amica di una vita - Biella Trasgressiva

L'amica di una vita - Biella Trasgressiva

Non so bene come sia riuscito a raggiungere un obiettivo da lungo atteso.
Sia chiaro, le esperienze sessuali maturate nel corso di 3 anni avevano ognuna la propria importanza...ma c'è sempre quel piccolo particolare che manca.
Potrebbe essere un'attrazione specifica per quella persona oppure il saldo rapporto di amicizia costruito negli anni.
Ci sentimmo per molti giorni prima che presi il coraggio a due mani e finalmente scrissi le parole "...senti...ma perchè non passi da me. Potremmo divertirci anche noi due...".
Gelo e sudore freddo mi tenevano fermo ed immobile mentre quelle odiose parole (sta scrivendo...) sembravano scandire i secondi nell'attesa di un "NO" chiaro come la luce di mezzogiorno.
Mi fermai a ripensare a come, 3 mesi prima, mi avesse detto che preferiva vivere al giorno e decidere di fare sesso con chiunque volesse. Era stata una bella notizia per me...si lo so. Sembra quasi egoistico. Forse lo è...
Ma in quella frase avevo posto grande fiducia...
La risposta arrivò e mi sorprese molto. Non era particolarmente enfatica, ma abbastanza diretta "Stavo solo aspettando che me lo chiedessi...". Chiariamo, non era una dichiarazione di amore o di qualsiasi altro sentimento forte. Era solo una frase retorica ed una considerazione sul fatto che essendo amici da una vita, non avessi approfittato subito di quella offerta.
Deglutii e pensai freneticamente a cosa scrivere...parole ed immagini mi attanagliavano la mente, ma alla fine optai per un semplice "Perfetto. Domani sei libera?".
La risposta arrivò dopo 5 min, ma il peggio era passato...Aveva detto di SI!!!! per cui potevo aspettare anche ore senza preoccuparmi.
L'appuntamento era programmato per il giorno dopo, verso le 15, a casa mia.
Arrivò in perfetto orario e la accompagnai fino in camera da letto, dove avevo già preparato il letto con lenzuola pulite e mi ero messo a posto barba, capelli, oltre che essermi fatto una lunga doccia fredda.
Naturalmente l'imbarazzo si manifestò subito, così tanto che ci misi (e lei pure) mezz'ora prima di essermi completamente svestito. Stavamo parlando, raccontando avvenimenti inutili, vuoti, ma che servivano solo per colmare l'eventuale silenzio che si sarebbe creato.
Lei prese in mano la situazione...e non solo metaforicamente.
Mi fece restare sdraiato mentre con la mano destra afferrò con delicatezza il mio pene, ed iniziò a massaggiarlo con il pollice mentre lentamente mi si avvicinava alla bocca con la sua. Tremava ed io con lei, ma non appena le nostre labbra si toccarono, tutto si è come bloccato, lasciando che vampate di calore ci travolgessero come onde.
La mia mano scivolò lentamente in mezzo alle sue gambe e trovarono le labbra della sua vagina inumidite e calde, di un torpore perfetto, sensuale e desideroso.
Il mio pene si era gonfiato ed era eretto come un punto esclamativo ma lei continuava a massaggiarlo con una delicatezza leziosa.
Man mano che i baci divennero più intensi il suo corpo iniziò a dondolare e a salire sopra il mio in una lenta e sensuale danza.
Il gesto fu immediato. Un solo secondo e lei aveva fatto entrare il mio pene dentro il suo corpo.
Scivolare dentro di lei fu dolce come il miele ed emozionante come volare. Si mosse con una delicatezza estrema, e ciò mi permise di sentire ogni minimo particolare della sua vagina. Dio...com'era calda, morbida ed umida.
Non credo di aver mai sentito il mio pene più a suo agio come quella volta. Mi sentivo protetto, riparato e vampate di calore ed emozione mi continuavano a sommergere, così la guardai negli occhi.
Li teneva fissi su di me, con un aria di sfida che faceva un bel contrasto con il sorriso accennato sulle sue labbra. Un sorriso di complicità, come se avessi fatto esattamente quello che si aspettava.
Si abbasso verso il mio orecchio e lo leccò con delicatezza prima di sussurrare "...sono tua...fammi vedere come si vola". Approfittai della sua posizione e serrai con dolcezza le braccia intorno al suo corpo e lentamente la girai con me, in modo da trovarmi io sopra e lei sotto.
Per tutta risposta lei fece lo stesso e ci trovammo abbracciati l'uno nell'altra. Presi a muovere il bacino con calma e pazienza...non volevo perdere un secondo di quella sensazione.
Sentii il mio glande che era arrivato al limite della capacità sanguigna e pulsava di goduria dentro di lei, e mentre acceleravo il galoppo, le sue gambe venivano percorse come da scosse leggerissime. Non avevo bisogno di osservare l'espressione di goduria sul suo volta per accorgermi che le piaceva.
Le sue mani scivolavano sulla mia schiena e i suoi piedi iniziavano ad accarezzarmi le natiche, talvolta spingendole contro di lei: voleva sentirmi bene dentro di lei.
Mandò un piccolo grido e mi morsicò la spalla senza farmi male e senza aspettare una mia reazione mi baciò con intensità mentre la sua lingua si muoveva a cercare la mia.
Fu in quel momento che mi sentii proiettato verso il culmine ed allora accelerai fino a trasformare il tutto in un galoppo scatenato.
Ero praticamente arrivato al punto culminante quando sentii bagnarmi il pube e contemporaneamente i muscoli pelvici di lei contrarsi con foga: aveva squirtato su di me.
Questo mi proiettò al massimo e mi bloccai mentre sentivo il glande pulsare e il mio sperma entrare dentro di lei in getti forti ma gentili.
Restai fermo così. tremante quasi, e poi mi stesi vicino a lei.
Rimanemmo in quella posizione per un po, io ancora dentro di lei, abbracciati l'uno con l'altro fino a quando lei mi mordicchiò il lobo dell'orecchio sussurrando con una voce delicatissima "...grazie mille...". Mi baciò un ultima volta e restò abbracciata a me così per un tempo che mi sembrò interminabile....

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