I GLADIATORI DEL CAZZO - II parte - città ROMA - Biella Trasgressiva

I GLADIATORI DEL CAZZO - II parte - città ROMA - Biella Trasgressiva

I GLADIATORI DEL CAZZO - II parte - città ROMA

- Sempre le solite porcate?
- Rudy, Rudy... lo sai che sono un italiano onesto e che pago le tasse, Nel frattempo, le cameriere conigliette stile play boy avevano riempito il tavolo di cibi raffinati e abbiamo cominciato a mangiare. Al centro del locale, su una pista che sembrava fatta per ballare, alcuni operai stavano montando una specie di gabbia da circo.
Ho subito pensato a delle spogliarelliste che avrebbero lottato sul fango o qualcosa del genere. ***** sorrideva soddisfatto.
- Ascolta e, soprattutto, guarda...
La musica di sottofondo si è interrotta e tutti fissavano il centro del locale. Il nostro tavolo era in prima fila, a tre metri dalla gabbia, protetto e sorvegliato dai due stronzi di poco prima.
Da una porta laterale, sono entrati due uomini mezzi nudi e palestrati "svestiti" da "gladiatori". Uno di loro era nero e l'altro bianco. Con le mani, trascinavano un grande baule munito di ruotine e chiuso da tre lucchetti.
I due sono entrati nella gabbia, hanno chiuso il cancello d'ingresso con un altro lucchetto e si sono inchinati di fronte al pubblico che applaudiva.
- Il solito combattimento del cazzo?
- Aspetta Rudy, aspetta... adesso viene il bello...
Il baule ha cominciato a muoversi, si sentivano dei colpi provenire dall'interno, come se ci fosse qualcosa o qualcuno che volesse uscire.
Hanno aperto i lucchetti e ne è emersa una giovane donna incazzatissima, mulatta, snella, con tette abbondanti e un culo formoso e sporgente. Indossava solo reggiseno e tanga. Mi sembrava di averla già vista, ma non ricordavo dove. Ho chiesto a ***** chi fosse. Lui si è avvicinato al mio orecchio e ha sussurrato:
- E' Rihanna!
- Ma figurati! E che cazzo ci fa una cantante famosa come Rihanna in un porno-show come questo?
- Questione di somiglianza... ti ricorda qualcosa?
Ancora il vecchio trucco, aveva usato me come sosia dell'attore americano e ora usava lei come sosia della celebre cantante sudamericana.
La protagonista si è tolta il bavaglio che le impediva di parlare e si è avvicinata alle sbarre, scuotendole e gridando di rabbia. I suoi occhi scintillavano di odio. Il ragazzo nero ha tirato fuori dal baule due paia di manette. Mentre il bianco la distraeva insultandola in ungherese: "On egy prostituált, egy balek, mint a kemény kakas?" (sei una puttana, una bocchinara, ti piace il cazzo?), il suo collega le è sgusciato dietro e, insieme, l'hanno ammanettata alle sbarre. Era chinata in avanti, con le braccia bloccate a mezzo metro da terra e la faccia rivolta verso il pubblico. Per difendersi, provava a colpirli all'indietro con le gambe, ma non ci riusciva.
I gladiatori si sono spogliati esibendo i rispettivi cazzi, guarda caso piuttosto notevoli.

CONTINUA


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